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Tre Bug storici dell’informatica

Nella maggior parte dei casi un bug informatico è un piccolo errore nel codice che causa il malfunzionamento di una determinata funzione; individuando il bug è possibile eliminarlo modificando il codice stesso. In alcuni casi è un lavoro semplice, in altri casi gli sviluppatori possono perdere ore (e serenità) alla ricerca del piccolo errore che non fa girare l’intero sistema.

Ci sono però dei casi storici in cui i bug informatici potevano diventare (o sono diventati) delle vere e proprie catastrofi. In alcuni casi si è trattato di errori di programmazione, in altri di errori di progettazione. Vediamo quindi quali sono stati i tre bug informatici più importanti della storia.

Il Millennium Bug (Y2K)

Il Millennium Bug, noto anche come Y2K, fu un problema di codifica che derivava dal modo in cui le date venivano registrate nei sistemi informatici. Fino agli anni ’90, molti programmi utilizzavano solo le ultime due cifre dell’anno per risparmiare memoria. Ad esempio, il 1999 veniva registrato come “99”. Questo approccio funzionava bene fino al 31 dicembre 1999, quando ci si rese conto che al passaggio al 2000, i sistemi avrebbero potuto interpretare “00” come 1900, causando errori catastrofici.

Le previsioni sulle conseguenze del Y2K erano apocalittiche: si temeva il blocco di sistemi bancari, interruzioni nei servizi pubblici e blackout elettrici globali. Fortunatamente, grazie a un enorme sforzo globale per aggiornare i sistemi, i danni furono minimi. Tuttavia, l’industria spese circa 500 miliardi di dollari per la correzione del problema.

Il Y2K insegnò al mondo l’importanza di una buona pianificazione e della lungimiranza nello sviluppo software. Inoltre, dimostrò come la collaborazione globale potesse risolvere problemi potenzialmente devastanti.

Il Bug di Ariane 5

Il 4 giugno 1996, il razzo Ariane 5 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) esplose 37 secondi dopo il lancio. La causa fu un bug software: un’eccezione di overflow che si verificò quando un valore di 64 bit venne convertito in un formato a 16 bit. Il software di controllo del razzo era stato ereditato dal predecessore Ariane 4, senza essere adeguatamente testato per le condizioni operative di Ariane 5.

L’esplosione causò la perdita del razzo e del carico utile, con un costo stimato di 370 milioni di dollari. Questo incidente sottolineò l’importanza dei test rigorosi e della validazione del software, specialmente in contesti critici come quello aerospaziale.

Il Bug di Ariane 5 dimostrò che la riutilizzazione del codice senza adeguati test può portare a gravi conseguenze. L’industria spaziale, e non solo, ha imparato a non dare per scontato che il software funzionante in un contesto possa essere trasferito senza modifiche in un altro.

Il Bug di Therac-25

Il Therac-25 era una macchina per la radioterapia sviluppata negli anni ’80. Tra il 1985 e il 1987, sei pazienti ricevettero dosi letali di radiazioni a causa di un bug nel software di controllo. Il bug permetteva di bypassare i controlli di sicurezza, causando sovradosaggi di radiazioni.

Il bug del Therac-25 portò alla morte di tre pazienti e causò gravi lesioni ad altri tre. Questo incidente portò alla revisione dei protocolli di sicurezza per le macchine mediche e mise in luce l’importanza critica del software nella gestione dei dispositivi medici.

Il caso Therac-25 sottolineò l’importanza dei controlli di sicurezza e dei test rigorosi nei sistemi critici. Le industrie mediche e tecnologiche hanno da allora implementato protocolli più severi per garantire che tali errori non si ripetano.

 

I bug informatici possono avere conseguenze profonde e devastanti. Tuttavia, ogni errore offre un’opportunità per imparare e migliorare. Il Millennium Bug, il Bug di Ariane 5 e il Bug di Therac-25 sono esempi emblematici di come un’accurata pianificazione, test rigorosi e misure di sicurezza adeguate possano prevenire disastri. Questi incidenti hanno plasmato il modo in cui affrontiamo lo sviluppo software e la gestione dei sistemi complessi, rendendo il nostro mondo digitale un luogo più sicuro.