
Re.Tes.
Nel precedente articolo vi abbiamo introdotto il programma Re.Tes. – Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria – che tra gli obiettivi aveva l’ammodernamento delle tecnologie in uso, una maggiore capacità e velocità di elaborazione dei dati e l’adozione di un protocollo unico di colloquio tra Tesoreria e amministrazioni.
Un programma importantissimo a livello nazionale, che permette a Tesoreria dello Stato di evolversi verso un sistema più tecnologicamente avanzato e di rispondere alle esigenze di un’amministrazione moderna e digitalizzata.
In questo articolo proviamo a raccontarvi qualcosa in più sul programma, partendo dalle esigenze di Tesoreria dello Stato e dagli obiettivi posti sino ad arrivare ad oggi.
La nuova Tesoreria dello Stato
Anche Banca d’Italia e Tesorerie dello Stato hanno avuto recentemente la necessità di rinnovare e riorganizzare le tecnologie in uso, introducendo innovazioni efficaci e consolidando gli standard di sicurezza.
Negli ultimissimi anni hanno quindi deciso di attuare e affidarci il programma di reingegnerizzazione delle procedure di incasso e pagamento, fissando alcuni importanti obiettivi. Tra questi troviamo la riduzione dei costi e dei rischi operativi delle procedure, un miglior livello di servizio al sistema-Paese, l’aumento del potenziale operativo delle operazioni svolte e, in generale, l’apertura all’innovazione laddove possibile.
Per raggiungere tali macro obiettivi gli interventi pianificati sono stati l’ammodernamento tecnologico a cui è seguito una ristrutturazione globale dei processi coinvolti, la semplificazione del colloquio con le pubbliche amministrazioni mediante un unico formato di scambio delle informazioni, il passaggio ad un colloquio su reti aperte, l’unificazione delle basi dati informative e la razionalizzazione dei processi di pagamento e incasso coerentemente all’utilizzo dei nuovi sistemi gestionali.
Un programma destinato ad avere un forte impatto sull’organizzazione del network statale e sulla comunicazione tra i vari enti, coinvolgendo, tra gli altri, l’intero sistema nazionale bancario, Poste Italiane S.P.A., RGS, Corte dei conti, INPS, ADM, CDP, MIUR e MAECI.
1° gennaio 2025
Gli ultimi trent’anni hanno visto grandi innovazioni normative e tecnologiche che hanno permesso a Tesorerie dello Stato di evolversi notevolmente, e soprattutto di digitalizzare le informazioni e di passare ai pagamenti elettronici. Un’evoluzione che si è basata principalmente su una sempre crescente interconnessione tra il Sistema Pubblico di Connettività e la Rete Internazionale Interbancaria, e sulla promozione e utilizzo di sistemi di pagamento elettronici.
Amministrazioni centrali e periferiche, enti locali e nazionali, INPS, Poste Italiane e molti altri contesti sono stati coinvolti da questi cambiamenti. Nel corso degli anni la telematizzazione delle comunicazioni, la generale informatizzazione dei processi e i nuovi protocolli e standard di sicurezza hanno continuato ad evolvere e coinvolgere progressivamente tutto il tessuto statale.
Solo ultimamente (qualche anno) la possibilità di riorganizzare e modernizzare tutte queste nuove tecnologie implementate nell’arco delle ultime decadi ha fatto nascere l’esigenza di un nuovo programma che potesse coadiuvare tutti i punti di forza delle tecnologie in uso, introdurre innovazioni e nuovi protocolli e modernizzare Tesoriere dello Stato, Re.Tes.
Il 1° gennaio 2025, dopo diversi anni di programmazione e collaudo che hanno visto PC Cube svolgere l’importante ruolo di partner tecnologico al fianco di Banca d’Italia, Re.Tes. è diventato ufficialmente operativo, rispondendo anche a un nuovo quadro normativo (Decreto Legge 73/2022 poi Legge 122/2022) che impone una Tesoreria dello Stato centralizzata e una maggiore attenzione a pagamenti digitali e alle modalità operative. Basti pensare che attraverso Re.Tes verranno gestite circa 30 milioni di transazioni ogni mese, e che non più di qualche settimana fa sono state emesse due milioni di transazioni per i pagamenti degli stipendi degli enti pubblici, per un ammontare di circa due miliardi di euro, nell’arco di una sola giornata.
Re.Tes è quindi un programma destinato a modernizzare la nostra intera struttura statale, che nasce certamente con un focus sul sistema di pagamenti e di interconnessione tra gli enti, ma che potrà avere un impatto positivo anche su altri ambiti dell’amministrazione e in generale essere un importante punto di riferimento nazionale dal punto di vista dell’innovazione.