La sostenibilità è un costo o un valore? La situazione del settore Agrifood
Non ha solo a che fare con l’ambiente: la sostenibilità è un concetto in continua evoluzione che si basa essenzialmente su tre pilastri: ambientale, economico e sociale. Si tratta quindi di un concetto che non resta isolato, ma che si fonde con tanti aspetti della società, diventando un obiettivo trasversale, comune a tanti ambiti. Trova particolare risonanza proprio nell’agricoltura, settore che ha a che fare con la salute della popolazione e da cui dipende la qualità e la quantità di cibo a disposizione.
In questo contesto, ci si chiede dunque se la sostenibilità possa rappresentare un valore aggiunto oppure se sia solo un costo supplementare nel settore dell’agricoltura, così come in tanti altri ambiti di produzione.
Per quanto riguarda l’industria agroalimentare sappiamo che questa costituisce una colonna portante per l’economia italiana, perché contribuisce in misura considerevole al PIL nazionale, impiega oltre un milione di lavoratori e genera un valore aggiunto di circa 65 miliardi di euro. Solo nel 2022, le esportazioni hanno superato i 60 miliardi di euro.
Le sfide
Per comprendere se la sostenibilità possa essere effettivamente un valore o rappresentare esclusivamente un ulteriore costo per il settore agrifood, occorre intanto riflettere sulle principali sfide del nostro tempo.
Minacciano la produzione agricola gli eventi estremi provocati dalla crisi climatica in corso (inondazioni e siccità) così come le nuove specie vegetali e animali che invadono le coltivazioni. Poi, la sfida di garantire abbastanza cibo salutare per una popolazione mondiale in costante crescita (potrebbe raggiungere i 10 miliardi entro il 2050). E infine la presenza di conflitti internazionali, che possono minare gli equilibri e compromettere la sicurezza alimentare.
Una situazione quindi in evoluzione in cui il settore agrifood deve cercare soluzioni immediate ed efficaci. In questo contesto, la transizione energetica verso fonti rinnovabili e la scelta di un sistema economico differente rispetto a quello attuale possono costituire un’importante alternativa. Promuovere fonti energetiche e alimentari alternative rispetto a quelle tradizionali significa anche garantire prosperità e benessere attraverso un’economia più sostenibile, equa e salutare.
Alla base del cambiamento climatico e delle conseguenze più dirette, infatti, sta un modello di sviluppo estrattivo e lineare, intrinsecamente insostenibile, perché sfrutta le risorse senza tener conto del fatto che non sono infinite. Un modello che non solo esaurisce il capitale naturale, ma genera anche una quantità sorprendente di rifiuti, inquinando l’ambiente e compromettendo ecosistemi e salute umana.
Perché la sostenibilità è una risorsa fondamentale
Alcuni identificano la sostenibilità principalmente con l’ambiente e l’energia, mentre altri la associano alla crescita economica. Bisogna però sottolineare che, come dicevamo all’inizio, gli aspetti principali della sostenibilità sono tre e comprendono le principali macroaree del nostro sistema – ambiente, economia e società – tutti ugualmente cruciali e strettamente interconnessi.
Quando si parla di sostenibilità, non ci si limita a considerarla uno strumento per mitigare l’inquinamento e combattere le emissioni di CO2: essa è anche parte di un sistema di adattamento alle conseguenze del cambiamento climatico. Non riguarda solo le emissioni di carbonio dai combustibili fossili, ma coinvolge l’intero spettro dell’inquinamento generato dall’agricoltura e dall’industria, con impatti sugli ecosistemi terrestri e acquatici.
La transizione ecologica è un processo articolato che comprende la transizione verso l’energia rinnovabile, la transizione verso un’agricoltura rigenerativa per l’ambiente e la salute e la transizione verso un’economia circolare che integra la produzione e lo smaltimento dei beni in modo pulito. L’obiettivo principale è il benessere dei cittadini ed innesca un circolo virtuoso, in cui tutti, consapevoli dei vantaggi di un sistema eco-compatibile, diventano più attenti e responsabili.
Dal punto di vista delle imprese, la sostenibilità non può che rappresentare un importante fonte di valore economico, più che un costo in sé: essere più sostenibili consente di ridurre i rischi operativi, acquisire una reputazione positiva, abbattere i costi, conquistare quote di mercato e ridurre il costo del capitale.
Certo è che la complessità di questo processo richiede un approccio sistemico, che includa tutti gli attori e tutti gli ambiti della società.
L’agricoltura come alleata della sostenibilità
Nonostante agricoltura e allevamento siano tra le principali fonti di emissioni di gas serra, anche questi settori possono diventare preziosi alleati nella promozione della sostenibilità ambientale, grazie a nuove soluzioni e progetti innovativi.
L’agricoltura sostenibile riesce a combinare vantaggi ambientali con benefici economici, rendendo chi investe in questa pratica più competitivo e resiliente, al tempo stesso contribuendo al benessere delle comunità e dell’ambiente circostante. Questo modello promuove un approccio inclusivo, replicabile e fortemente incentrato sia sull’ambiente che sul benessere delle persone.
Può essere interessante ricordare che, a livello psicologico, qualcosa diventa desiderabile se permette di ottenere dei benefici. Nel caso della sostenibilità e della transizione ecologica, questa diventa socialmente appetibile quando genera occupazione, preserva le comunità e favorisce l’identità territoriale. Ed è questo un principio che trova sicuramente un’applicazione nel settore agricolo, in cui sempre più aziende abbandonano l’approccio incentrato sulla quantità e i costi bassi a favore di prodotti di alta qualità legati al territorio.
Pensiamo al settore vinicolo: questa trasformazione ha portato a un aumento notevole delle esportazioni di vino italiano, raggiungendo gli 8 miliardi di euro solo l’anno scorso.
Ma non solo: sono tante le attività agricole che, attraverso progetti mirati, promuovono inclusione sociale, occupazione e riabilitazione.
Le sfide che il settore dell’agrifood così come tanti altri ambiti saranno costretti ad affrontare nei prossimi decenni richiedono un approccio multidimensionale, con progetti a lungo termine e il supporto delle istituzioni. In questo contesto, la sostenibilità svolge un ruolo chiave e diventa un importante valore aggiunto, non solo un mero costo.