Giornata mondiale del backup
Il 31 marzo è stata la Giornata mondiale del backup, un’occasione per ricordare quanto sia importante preservare i dati online.
Il backup è una seconda copia, da tenere in un hard disk esterno o una chiavetta usb, di tutti i file importanti, dalle foto di famiglia ai documenti e le email. Una definizione tutt’altro che ovvia, se consideriamo che il 30% delle persone non ha mai eseguito un backup, rischiando così di perdere tutti i dati.
113 cellulari vengono persi o rubati ogni minuto e almeno 1 computer su 10 viene infettato da un virus ogni mese: smarrimento o furto dei dispositivi, ma anche virus e malfunzionamenti possono farci perdere quantità enormi di dati, che un backup preventivo potrebbe invece permetterci di recuperare in un secondo momento. È importante che questi siano salvati in più supporti, che sia fatta una doppia copia, con una password per l’accesso. Questa procedura andrebbe svolta quotidianamente o almeno una volta a settimana, verificando anche che il backup venga eseguito correttamente per evitare poi di dover gestire ulteriori problematiche in caso di emergenza. È utile anche avere un valido antivirus sempre aggiornato nonché, fondamentale, utilizzare password complesse e, per dati più importanti, servirsi anche dell’identificazione a più fattori: questi ultimi accorgimenti evitano che i dati possano essere compromessi o rubati.
Il tema della sicurezza online diventa sempre più centrale, tanto per privati quanto per le aziende: proteggere i dati significa non solo salvare documenti personali, ma anche salvare piccole e medie imprese da gravi danni di immagine o economici.
Nel sito ufficiale della Giornata, il reminder a piè di pagina – «Giuro solennemente che il 31 marzo farò il backup dei miei documenti e ricordi preziosi» – invita gli utenti a fare il backup almeno una volta all’anno. Discorso a parte per le aziende, che devono tener conto della natura sensibile e del valore dei dati e dotarsi quindi di sistemi per non limitare il backup a un’attività sporadica. Che si tratti di enti pubblici, sanità, servizi finanziari o settori di altro tipo, il backup deve diventare un imperativo. Nuove tipologie di ransomware, che non solo rubano i dati ma crittografandoli li rendono inutilizzabili, stanno causando un’impennata negli attacchi informatici. Molti sono i settori che devono fare i conti con questa minaccia, come l’intrattenimento, il settore sanitario, il manifatturiero, quello minerario-estrattivo e quello finanziario-assicurativo.
Tuttavia, grazie a strategie cybersecurity basate su copie immutabili (che sono facili da ripristinare e protette, perché non possono essere cancellate, modificate né crittografate, anche in caso di attacco hacker) e sul ripristino veloce, è possibile dimezzare il tempo di recupero dopo attacchi ransomware e limitare l’impatto sui clienti e gli utenti.
Assieme all’Anti-Ransomware Day (12 maggio), e il World Password Day, che si festeggia il primo giovedì di maggio, il World Backup Day è una delle tre date internazionali dedicate alle nozioni di base della sicurezza informatica.