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Autobus a idrogeno: l’esempio di Bolzano

La Provincia Autonoma di Bolzano conquista un primato green, affermandosi come prima città italiana che provvede a rendere sostenibili i trasporti. Una flotta di 12 autobus alimentati a idrogeno verde rappresentano una novità davvero interessante, in quanto si tratta di ecobus che, grazie all’innovazione tecnologica, rendono la mobilità un sistema più efficiente.

Dopo un periodo di prova, la flotta realizzata dall’azienda Solaris entra in servizio a pieno regime, rappresentando un grande passo avanti per rendere il trasporto pubblico un’alternativa da prendere in considerazione accanto al classico spostamento individuale.

Ciascun bus elettrico, con autonomia di 350 chilometri, ha due motori che vengono alimentati dalla combinazione di batterie e a celle a combustibile (quest’ultima tipologia di bus, già in servizio dal 2013 con EvoBus), senza emettere inquinamento. L’unica emissione riguarda calore e vapore acqueo.

I mezzi sono targati Sasa, la società locale che si occupa di gestire il trasporto pubblico. Lo step successivo sarà quello di innovare anche il trasporto merci. Infatti, l’obiettivo a lungo termine sarà quello di rendere sostenibile il collegamento Germania – Italia, realizzando un vero e proprio “Brenner Green Corridor”.

La Provincia altoatesina ha investito, in sinergia con l’Unione Europea, circa 10 milioni di euro, cofinanziando la costruzione di una stazione di rifornimento di idrogeno in corrispondenza del deposito di autobus Sasa (BZ).

Investimenti consistenti che sono coerenti con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, proprio per realizzare il progetto di transizione ecologica prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza. Al centro di questa iniziativa, il benessere di persone e imprese, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Un primo grande passo per realizzare un progetto più ampio: la conversione di gran parte della flotta Sasa in eco-bus sostenibili e chissà quali altre città seguiranno l’esempio della Provincia dell’Alto Adige.

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