Sicurezza informatica 2024
Quali sono i trend sulla sicurezza informatica nel 2024? In questo articolo facciamo il punto della situazione sulla cyber security, analizzando le tendenze degli anni passati con l’obbiettivo di comprendere quali sono i settori a maggior rischio di attacco informatico, che cosa può succedere se un cyber attacco va a buon fine e come prevenire eventuali perdite di dati.
Partendo dai metodi tradizionali e arrivando alle novità, scopriamo insieme quali sono i trend sulla sicurezza informatica nel 2024.
I settori più a rischio
La sicurezza informatica è una pratica che dovrebbe interessare qualsiasi tipo di azienda, nonché chiunque utilizza un computer (o uno smartphone). I nostri device sono oramai delle enormi fonti di informazioni sul nostro conto, talvolta anche estremamente sensibili. Ci basta pensare ai danni che potremmo subire se i dati delle nostre carte di credito finissero in mani sbagliate, o se perdessimo l’accesso alla nostra mail principale, o semplicemente se ci venisse hackerato l’account di un social network.
Seppur tutte le aziende abbiano oramai l’obbligo di prendere le dovute precazioni a livello di sicurezza informatica, alcuni settori sono maggiormente a rischio rispetto ad altri.
Tra questi troviamo certamente il settore manufatturiero, tra i più attaccati nel corso del 2023 e particolarmente a rischio anche nei prossimi anni. Si tratta infatti di un settore estremamente fragile, perché un attacco può significare l’interruzione della supply chain, da cui dipende la produzione; la possibilità di interrompere la catena di produzione di un’azienda permette ai cyber criminali di poter ricattare l’azienda stessa, rendendo l’attacco facilmente monetizzabile.
Un altro settore a rischio riguarda l’istruzione: in questo caso l’attrattività deriva dalla grande mole di informazioni catalogate sugli studenti, che possono essere riutilizzate per successivi attacchi, e da un sistema di difesa talvolta ancora abbastanza arretrato.
Infine, ahinoi, rimane sempre ad alto rischio il settore sanitario: anche in questo caso l’enorme mole di dati raccolti sui pazienti attira inevitabilmente i cyber criminali.
Sono diversi nell’arco del 2023 gli esempi di cyber attacchi che confermano questi trend anche per il prossimo anno; siamo addirittura giunti a un punto in cui gli attacchi informatici si presentano con una frequenza tale da non fare nemmeno più grande notizia.
Le novità
Esistono chiaramente attacchi informatici di diverso livello: più un’azienda è grande e strutturata e maggiore è la responsabilità di difendersi anche a livello informatico. Tuttavia, i dati ci mostrano come spesso il successo degli attacchi informatici non dipenda da organizzazioni criminali strutturate al punto da essere più potenti delle difese delle aziende, bensì dalla negligenza di chi lavora all’interno delle aziende stesse, che talvolta non prende le dovute precauzioni.
Chiavette USB malevole, virus e pishing sono ancora da considerare metodi tradizionali nel mondo del crimine informatico, analizzando i numeri si può notare infatti come molti dei crimini informatici partano da queste attività.
Tra le novità dell’ultimo periodo e del 2024 troviamo i QR Code malevoli: si tratta di una nuova frontiera del phishing, in cui un codice malevolo viene inviato e, se scansionato, infetta il device del malcapitato. Altra novità sono gli attacchi “ad esaurimento” o “sfinimento”: si tratta dell’invio di un numero enorme di notifiche, puntando sul fatto che ciò porti a un calo dell’attenzione e quindi al potenziale successo di uno degli attacchi.
Come prevenire
La sicurezza informatica deve strutturarsi su più livelli, ma probabilmente deve partire dal singolo.
È nostro interesse personale salvaguardare i nostri dati, le nostre informazioni, i nostri metodi di pagamento e i nostri dispositivi, per cui ogni singolo utente deve imparare a prendere le precauzioni necessarie a livello di sicurezza informatica. Si tratta di piccole e semplici pratiche che possono fare la differenza: cambiare periodicamente le password, fare particolare attenzione alle comunicazioni sospette, fare un back up dei propri dati, utilizzare un antivirus e, soprattutto, attivare l’autenticazione a due fattori, che ad oggi rappresenta ancora una bella barriera in entrata per i cyber criminali.
Un’azienda composta da personale preparato sulla propria sicurezza informatica parte sicuramente avvantaggiata. Chiaramente, come detto, più grandi sono le aziende, più sono necessari investimenti sulla propria cyber difesa, e quindi programmi e reparti destinati a questo specifico compito, in maniera tale che quando le difese dei singoli dipendenti vengono sorpassate, non sia l’intera azienda a farne le spese, ma si possa intervenire in maniera rapida.
Anche nel 2024 varrà l’antica regola, particolarmente vera nel campo della sicurezza informatica, del prevenire è meglio che curare: nonostante la reticenza di alcune aziende nell’investire nella propria cyber security, i costi della prevenzione sono enormemente inferiori rispetto a quelli per sistemare una situazione oramai fortemente compromessa.