Il Green Computing: scopriamo di cosa si tratta
Una definizione di Green Computing
Anche detto Green IT, il green computing viene tradotto letteralmente con il termine “Informatica Verde”.
È una disciplina che si pone l’obiettivo di realizzare e utilizzare computer e strumenti informatici in modo ecologico, ovvero con un impatto ambientale minimo o, preferibilmente, nullo.
Negli ultimi trent’anni, questo concetto si è evoluto e diffuso tanto da acquisire sempre più rilevanza all’interno della società e nell’opinione pubblica, rivelandosi un possibile rimedio da attuare per ridurre l’elevato consumo energetico che deriva dal fenomeno noto come “trasformazione digitale”.
Le origini del Green Computing
Il concetto di Green IT nasce intorno al 1992 e, negli anni, si è fatta sempre più determinante la necessità di sviluppare soluzioni che riducessero il consumo di risorse e il conseguente inquinamento ambientale.
Pare che l’introduzione del termine green computing si possa ricondurre al programma “Energy Star”, quando l’agenzia americana per la protezione ambientale propose l’applicazione volontaria di un’etichettatura che certificasse l’efficienza energetica dei monitor e altri dispositivi tecnologici.
Con la crescente adozione di tecnologie da parte di aziende e privati, si è rivelata sempre più efficace la scelta di sfruttare soluzioni alternative e fonti di energia rinnovabile.
Come attuare la Green IT
Gli ambiti di applicazione del green computing in azienda riguardano principalmente: un consumo minore di energia, utilizzando i dispositivi in modo corretto, la progettazione e la realizzazione di strumenti elettronici a basso consumo energetico, ma soprattutto lo smaltimento di essi e dei classici sistemi informatici tramite il riciclaggio.
In sintesi sono 4 i fattori che ne determinano l’attuazione: green design, green manufacturing, green use e green disposal.
Le alternative per implementare la Green IT
Le iniziative da adottare affinché si possa parlare di green computing sono molteplici, tra cui:
- La scelta di hardware durevoli e ecocompatibili;
- L’utilizzo di infrastrutture moderne e centralizzate;
- L’impiego di sistemi di cloud hosting;
- L’incoraggiamento a lavorare da remoto piuttosto che in presenza, prediligendo le videoconferenze, in modo da evitare spostamenti inquinanti;
- La scelta di non adottare supporti cartacei come stampanti e toner;
- Provvedere al corretto smaltimento degli hardware elettronici.
Gli obiettivi da raggiungere sono svariati, così come le conseguenze positive che ne derivano. Il green computing, per essere efficace, dovrebbe essere sistemico e ragionato, in modo da rappresentare un vantaggio non solo per la soddisfazione dell’utente e l’abbassamento dei costi aziendali, ma soprattutto dando la consapevolezza di aver compiuto un’azione eticamente responsabile per l’ambiente e per le generazioni future.
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